Federpubblicità Confesercenti Modena, il Murale sui personaggi di carosello: “La Paul Film, un orgoglio modenese. Oggi la pubblicità è cambiata molto ed il consumatore è diventato multicanale”

Federpubblicità

Il Presidente Varetto: “Bisogna tenere alta l’asticella della creatività: per farsi ricordare in un contesto così competitivo occorre avere idee capaci di attrarre l’attenzione anche del pubblico del terzo millennio”

Da alcuni giorni è stato realizzato a Modena, in Via Agnini, sull’ultima palazzina rimasta di quella che è stata fino agli anni ‘70 la “Paul Film”, un grande murale dedicato ai personaggi ideati da Paul Campani per Carosello, la trasmissione pubblicitaria trasmessa dalla RAI dal 1957 al 1977. Claudio Varetto, Presidente Provinciale e Nazionale di Federpubblicità Confesercenti, ricorda come è nato Carosello e come si è evoluta la pubblicità e il consumatore

“La neonata TV pubblica non voleva trasmettere pubblicità – afferma Claudio Varetto, Presidente Provinciale e Nazionale di Federpubblicità Confesercenti nonché fondatore nel 1989 dell’agenzia di comunicazione Negrini e Varetto ed esperto in comunicazione e pubblicità – e inventò un “format” tutto italiano per poterla contenere. Un piccolo programma, con tanto di sigla, “Carosello” per l’appunto, era composto da brevi ma divertenti filmati pagati dalle aziende sponsor, a condizione che nei primi due minuti di spettacolo non venisse citato il prodotto reclamizzato, che veniva relegato solo nei 15 secondi finali. E così nacquero tanti indimenticabili sketch, girati dal vivo e soprattutto a cartoni animati che calamitavano il pubblico, composto anche da tanti bambini, in prima serata davanti alla TV.”

Celebre il modo di dire di quegli anni: “Dopo Carosello tutti a nanna!”. Una stagione indimenticabile che, soprattutto grazie alla Paul Film, fece diventare Modena una piccola Hollywood della pubblicità televisiva, ospitando nei suoi studi personaggi come Giorgio Gaber, Ernesto Calindri, Raffaele Pisu e, nel 1968, addirittura Louis Armstrong.

“Gli studi creati dal fumettista Paul Campani, – continua Varetto – insieme allo sceneggiatore Max Massimino Garnier nel 1955, arrivarono ad avere quasi 100 dipendenti. Da loro nacque una vera e propria scuola di animatori come Secondo Bignardi, Ebro Arletti e Renato Berselli che successivamente aprirono propri studi e che verranno poi utilizzati anche dal regista Guido De Maria, altro grande pubblicitario modenese, oltre che per gli spot anche per la creazione della successiva trasmissione televisiva “Supergulp”. Modena ha quindi anche un altro vanto per essere ricordata.”

Varetto prosegue sulla situazione attuale: “Oggi la pubblicità è cambiata molto, a partire dal linguaggio per arrivare ai contenuti e ai mezzi utilizzati. Non ci sono più solo uno o due canali televisivi, ma un’infinita scelta sulle smart TV, e il consumatore è diventato multicanale, raggiungibile sempre e ovunque da tanti device. Per noi pubblicitari modenesi però è importante non perdere il riferimento alle nostre radici. Personaggi iconici come Angelino, il Merendero, o l’Omino coi Baffi – capace di diventare anche il logo di una celebre azienda – devono essere uno sprone per tenere alta l’asticella della creatività: per farsi ricordare in un contesto così competitivo occorre avere idee capaci di attrarre l’attenzione anche del pubblico del terzo millennio” conclude Varetto.

Condividi