FIARC, il futuro è l’Agente – Imprenditore

L’incontro a Milano nella sede di Confesercenti Lombardia: non più para-subordinazione, ma un ‘Patto tra imprenditori’, oltre a competenze trasversali e innovazione tecnologica

Un agente-imprenditore “alleato” dell’impresa che rappresenta, chiaramente inquadrato a livello normativo, liberato da inutili e obsoleti vincoli legislativi e dotato di un pacchetto di conoscenze e capacità moderno e variegato incluse – naturalmente – le competenze tecnologiche. E’ questo il profilo dell’agente di commercio di domani delineato, questa mattina, nella sede milanese di Confesercenti Lombardia durante l’incontro dal titolo “Le trasformazioni dell’intermediazione commerciale. Il ruolo e il futuro dell’Enasarco”, promosso da FIARC-Federazione Italiana Agenti e Rappresentanti di Commercio e Confesercenti Regionale della Lombardia.

Dopo i saluti del Presidente di Confesercenti Milano Andrea Painini, che ha ricordato come troppo spesso “la politica abbia mancato di ascoltare le istanze del settore, per cui è necessario far sentire la nostra voce”, la domanda posta nel dibattito era: quale futuro immaginiamo per la figura dell’agente di commercio?

“Dovrà essere una figura altamente specializzata, che conosce e domina le dinamiche del mercato, sa leggere dati, statistiche e proiezioni e sviluppare strategie di conseguenza”, ha detto il Vice Presidente Nazionale FIARC Luigi Lupi. Competenze, quindi, trasversali tra le quali non potrà mancare un solido aggiornamento tecnologico: “Stiamo attraversando un profondissimo cambiamento – ha detto il Direttore di Confesercenti Lombardia Alessio Merigonon solo di natura commerciale in senso stretto, ma con fortissime implicazioni di carattere tecnologico, che hanno modificato le relazioni umane e aperto nuovi scenari commerciali”. Un cambiamento, poi, deve riguardare anche l’identificazione stessa dell’agente: Il rapporto deve evolvere da para-subordinato a un vero e proprio “patto tra imprese”, dove l’agente è un imprenditore che affianca l’impresa mandante e, quest’ultima si assume obblighi contrattuali e attende risultati specifici”, ha aggiunto Merigo.

L’evoluzione della natura dell’agente da un ruolo a metà tra il collaboratore e il libero professionista a una vera figura imprenditoriale deve essere accompagnata da una serie di cambiamenti a livello normativo. “Il quadro attuale – come descritto da Sauro Spignoli (Ufficio Studi FIARC) – è quello di una situazione economica negativa, accompagnata dalla difficoltà di fare start up e da una progressiva cannibalizzazione dei più piccoli da parte delle aziende strutturate”. La ricetta proposta da FIARC e Confesercenti, quindi, prevede un nuovo paradigma basato sul concetto di “imprese partner” e sull’eliminazione di tutti quei vincoli che possono inficiare la pariteticità dei soggetti. Rivedere, quindi, il concetto di patto di non concorrenza, annullare di fatto il monomandato, cambiare nettamente rotta sulle variazioni unilaterali prevedendo indennizzi in caso di accettazione della variazione, gestire l’online garantendo una commissione, quantomeno, agli agenti esclusivisti di zona… Un percorso condiviso anche da FederAgenti, che ha partecipato all’incontro milanese con il suo Segretario Generale Luca Gaburro.

“Stiamo lavorando da dieci anni a una sorta di manifesto che conduca il nostro settore sempre più verso un’identificazione con il mondo imprenditoriale. – ha commentato Antonino Marcianò, Presidente Nazionale FIARC Su queste basi vogliamo confrontarci con la controparte certi che si possa collaborare”. Aperture, infatti, sono già arrivate sia dagli imprenditori di Confesercenti che da Legacoop Lombardia, il cui Responsabile delle Politiche del Lavoro Dario Vedani ha partecipato al tavolo di questa mattina.

Infine, una riflessione sul ruolo di Enasarco in questo percorso. “L’apprezzamento da parte delle imprese significa che le nostre proposte sono al passo con i tempi; per questo Enasarco deve essere un compagno di strada. – ha detto Fabio D’Onofrio, Direttore FIARCL’ente quest’anno compie 80 anni: è tempo di cambiare passo. Noi agenti ragioniamo da imprenditori e vogliamo essere trattati come tali”.

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