Fine stato di emergenza, cosa cambia dal 1 aprile 

Con il 31 marzo 2022 cessa, dopo 26 mesi, lo stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei Ministri il 31 gennaio 2020 a causa della pandemia e più volte prorogato.

Nella Gazzetta Ufficiale n. 70 del 24 marzo 2022, è stato pubblicato il decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24, entrato in vigore venerdì 25 marzo 2022. Il decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 17 marzo, prevede ‘Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza‘.

Vediamo quali sono le nuove disposizioni contenute nel provvedimento del Governo.

Fine del sistema delle “zone colorate” e superamento delle linee guida e dei protocolli 

L’art. 14 del DL abroga, dal 1° aprile, le norme del DL n. 52/2021 funzionali al sistema delle “zone colorate”. Le zone “rosse, arancioni, gialle, bianche” erano ricollegate allo stato di emergenza, e alle stesse si connettevano le norme di contenimento delle attività. Tali norme prevedevano per lo svolgimento delle attività economiche, produttive e sociali specifiche limitazioni ed il rispetto delle regole stabilite da linee guida e protocolli approvati dalla Conferenza delle Regioni ed adottati dal Ministro della Salute, che devono pertanto intendersi superate (ma come subito si dirà sono in via di adozione nuove linee guida).

Disciplina del potere di ordinanza del Ministro della salute per la adozione di Linee guida e protocolli connessi all’emergenza COVID 19 e in materia di ingressi nel territorio nazionale 

A decorrere dal 1° aprile e fino al 31 dicembre 2022, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza e in relazione all’andamento epidemiologico, con propria ordinanza, di concerto con i Ministeri competenti per materia o d’intesa con la Conferenza delle regioni e delle province autonome, il Ministro della salute può adottare e aggiornare linee guida e protocolli volti a regolare lo svolgimento in sicurezza dei servizi e delle attività economiche, produttive e sociali; inoltre, sentiti i Ministri competenti per materia, il Ministro della Salute può introdurre limitazioni agli spostamenti da e per l’estero nonché imporre misure sanitarie in dipendenza dei medesimi spostamenti.

Graduale eliminazione del green pass base  

Dal 1°al 30 aprile 2022 sarà consentito sull’intero territorio nazionale esclusivamente ai soggetti muniti di green pass base l’accesso ai seguenti servizi e attività:

a) mense e catering continuativo su base contrattuale;
b) servizi di ristorazione svolti al banco o al tavolo, al chiuso, da qualsiasi esercizio, ad eccezione dei servizi di ristorazione all’interno di alberghi e di altre strutture ricettive riservati esclusivamente ai clienti ivi alloggiati (ciò perché per l’accesso ad alberghi e strutture ricettive non è più previsto il possesso del green pass, neppure quello di base)
c) concorsi pubblici;
d) corsi di formazione pubblici e privati;
e) colloqui visivi in presenza con i detenuti e gli internati, all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori;
f) partecipazione del pubblico agli eventi e alle competizioni sportivi che si svolgono all’aperto.

Sono abrogati i commi 1-bis e 1-ter dell’art. 9-bis del DL n. 52/2021, i quali, fino al 31 marzo 2022, consentivano esclusivamente ai soggetti in possesso di green pass base l’accesso ai servizi alla persona, ai pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, alle attività commerciali, fatti salvi quelli necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona, poi individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.

Dal 1°al 30 aprile 2022, inoltre, è consentito sull’intero territorio nazionale esclusivamente ai soggetti muniti di green pass base l’accesso ai seguenti mezzi di trasporto e il loro utilizzo:  a) aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone;  b) navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale, ad esclusione di quelli impiegati per i colleg​amenti marittimi nello Stretto di Messina e di quelli impiegati nei collegamenti marittimi da e per l’arcipelago delle Isole Tremiti;  c) treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità;  d) autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti;  e) autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente. Dal 25 marzo, data di entrata in vigore del decreto, e fino al 30 aprile, fermi restando gli obblighi vaccinali e il relativo regime sanzionatorio, a chiunque svolge una attività lavorativa nel settore privato, ivi compresi i titolari di servizi di ristorazione o di somministrazione di pasti e bevande, è fatto obbligo, ai fini dell’accesso ai luoghi in cui la predetta attività è svolta, di possedere e di esibire, su richiesta, il semplice green pass base, con superamento quindi dell’obbligo di possedere il green pass rafforzato per gli over 50. Ovviamente, dal 1° maggio l’accesso ad attività e servizi non sarà più soggetto (salvo novità legislative) a green pass.  Graduale eliminazione del green pass rafforzato Dal 1° al 30 aprile 2022, sull’intero territorio nazionale, è consentito esclusivamente ai soggetti in possesso del green pass rafforzato l’accesso ai seguenti servizi e attività:  a) piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra e di contatto, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, per le attività che si svolgono al chiuso, nonché spazi adibiti a spogliatoi e docce, con esclusione dell’obbligo di certificazione per gli accompagnatori delle persone non autosufficienti in ragione dell’età o di disabilità;  b) convegni e congressi;  c) centri culturali, centri sociali e ricreativi, per le attività che si svolgono al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione;  d) feste comunque denominate, conseguenti e non conseguenti alle cerimonie civili o religiose, nonché eventi a queste assimilati che si svolgono al chiuso;  e) attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;  f) attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati;  g) partecipazione del pubblico agli spettacoli aperti al pubblico, nonché agli eventi e alle competizioni sportivi, che si svolgono al chiuso.

Anche in questo caso, con il 1° maggio l’accesso ad attività e servizi non sarà più soggetto (salvo novità legislative) a green pass.   Isolamento ed autosorveglianza 

A decorrere dal 1° aprile 2022 è fatto divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora alle persone sottoposte alla misura dell’isolamento per provvedimento dell’autorità sanitaria in quanto risultate positive al SARS-CoV-2, fino all’accertamento della guarigione (obbligo di isolamento). La cessazione del regime di isolamento consegue all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2, effettuato anche presso centri privati a ciò abilitati. In quest’ultimo caso, la trasmissione, con modalità anche elettroniche, al dipartimento di prevenzione territorialmente competente del referto, con esito negativo, determina la cessazione del regime dell’isolamento.  Vengono superati gli obblighi di quarantena. A decorrere dalla medesima data, a tutti coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al SARS-CoV-2 (indipendentemente dall’essersi sottoposti o meno a vaccinazione) è applicato il regime dell’autosorveglianza, consistente nell’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti e con esclusione delle ipotesi di cui all’articolo 10-quater, commi 4 e 5, fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al SARS-CoV-2 e di effettuare un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2, anche presso centri privati a ciò abilitati, alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto.  

Dispositivi di protezione delle vie respiratorie  A decorrere dal 1° aprile e fino al 30 aprile 2022 è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 nei seguenti casi:  a) per l’accesso ai seguenti mezzi di trasporto e per il loro utilizzo:

1) aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone;  2) navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale;  3) treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità;  4) autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti;  5) autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente;  6) mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o regionale;  7) mezzi di trasporto scolastico dedicato agli studenti di scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado;

b) per l’accesso a funivie, cabinovie e seggiovie, qualora utilizzate con la chiusura delle cupole paravento, con finalità turistico-commerciale e anche ove ubicate in comprensori sciistici;  c) per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, nonché’ per gli eventi e le competizioni sportivi.  Sempre fino al 30 aprile 2022, in tutti i luoghi al chiuso diversi da quelli di cui sopra e con esclusione delle abitazioni private, è fatto obbligo, sull’intero territorio nazionale, di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie “aspecifici”, dunque anche mascherine di tipo chirurgico.  Fino al 30 aprile 2022, in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, al chiuso, è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie (anche mascherine chirurgiche), ad eccezione del momento del ballo.  Non hanno l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie:  a) i bambini di età inferiore ai sei anni;  b) le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter fare uso del dispositivo;  c) i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva.  L’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie non sussiste quando, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l’isolamento da persone non conviventi.  I vettori aerei, marittimi e terrestri, nonché i loro delegati, i titolari o i gestori dei servizi e delle attività richiamate sono tenuti a verificare che l’utilizzo dei servizi avvenga nel rispetto delle prescrizioni. 6  Fino al 30 aprile 2022 sull’intero territorio nazionale, per i lavoratori che nello svolgimento della loro attività sono oggettivamente impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale di un metro, sono considerati dispositivi di protezione individuale (DPI) le mascherine chirurgiche reperibili in commercio. Le disposizioni di cui al presente comma si applicano anche ai lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari.  Proroga dei termini correlati con lo stato di emergenza da COVID-19 Sono prorogate fino al 30 giugno 2022 le norme in materia di lavoro agile per i lavoratori del settore privato, di cui all’art. 90, commi 3 e 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.

 Scuola

Per quanto riguarda la scuola il decreto prevede nuove misure in merito alla gestione dei casi di positività.

a) Scuole dell’infanzia – Servizi educativi per l’infanzia: in presenza di almeno quattro casi tra gli alunni nella stessa sezione/gruppo classe, le attività proseguono in presenza e docenti, educatori e bambini che abbiano superato i sei anni utilizzano le mascherine FFP2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con un soggetto positivo. In caso di comparsa di sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo all’ultimo contatto, va effettuato un test antigenico rapido o molecolare o un test antigenico autosomministrato. In quest’ultimo caso l’esito negativo del test è attestato con autocertificazione.

b) Scuole primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado e sistema di istruzione e formazione professionale: in presenza di almeno quattro casi di positività tra gli alunni, le attività proseguono in presenza e per i docenti e per gli alunni che abbiano superato i sei anni di età è previsto l’utilizzo delle mascherine FFP2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con un soggetto positivo. In caso di comparsa di sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo all’ultimo contatto, va effettuato un test antigenico rapido o molecolare o un test antigenico autosomministrato. In quest’ultimo caso l’esito negativo del test è attestato con autocertificazione.

L’isolamento: gli alunni delle scuole primarie, secondarie di primo grado, secondarie di secondo grado e del sistema di istruzione e formazione professionale, in isolamento per infezione da Covid, possono seguire l’attività scolastica nella modalità di didattica digitale integrata accompagnata da specifica certificazione medica che attesti le condizioni di salute dell’alunno. La riammissione in classe è subordinata alla sola dimostrazione di aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.

 

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