Inps: in aumento giorni di malattia per lavoratori pubblici e privati

Nel quarto trimestre 2018 sono 6,8 mln (+0,7%) e 20,3 mln (+3,9%)


Secondo l’Osservatorio sul Polo unico di tutela della malattia dell’Inps, aggiornato al quarto trimestre del 2018, risultano: “in aumento nel quarto trimestre del 2018 i giorni di malattia per i lavoratori pubblici e privati, che si attestano rispettivamente a 6,8 milioni di giornate (+0,7% rispetto allo stesso periodo del 2017) e a 20,3 milioni (+3,9%). Incremento anche per il numero dei certificati, sempre nel confronto annuo, che per il settore pubblico ne conta 1,4 milioni (+2,3%) e per il settore privato 3,5 milioni (+1,9%)”.

Da settembre 2017 è entrato in vigore il Polo unico per le visite fiscali con il passaggio all’Inps della competenza esclusiva per le visite mediche di controllo anche per l’81% dei lavoratori pubblici.

Per quanto riguarda i beneficiari, “tra ottobre e dicembre dello scorso anno i lavoratori con almeno un giorno di malattia risultano circa 743 mila per i pubblici, in calo dello 0,6% rispetto al quarto trimestre del 2017, e 1 milione 986 mila per i privati, stabile nel confronto annuo. Sempre rispetto allo stesso periodo del 2017, si registra un incremento del numero di visite per il settore pubblico del Polo unico che risultano quasi 143 mila (+16,1%) e una diminuzione per il settore privato a circa 122 mila (-8,4%)”.

In termini relativi per il quarto trimestre del 2018, si legge nell’Osservatorio, “si conferma la notevole sproporzione del numero di visite mediche del settore pubblico rispetto a quello del settore privato (rispettivamente 102 e 35 ogni mille certificati); da un confronto tendenziale emerge che il numero medio di visite per il settore pubblico è in aumento mentre quello del settore privato è in leggera diminuzione”.

Nel settore pubblico le visite sono effettuate soprattutto su richiesta dei datori di lavoro: 37 ogni 100 visite, contro 11 ogni 100 disposte d’ufficio. Nel settore privato invece si osserva una proporzione inversa con il 65% delle visite mediche di controllo disposte d’ufficio.

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