Make up artist: Ciasca, la pandemia ha messo in ginocchio il settore e non vediamo segnali di ripartenza

“Un’epoca che sarà ricordata nella storia per questo virus che ha mietuto vittime, anche economiche tra cui il nostro settore. Un’emergenza che oltre ad aver messo a rischio la salute di tutti, ha creato danni, a volte irreparabili, sulle categorie professionali”.

Roberto Ciasca, in arte Robin, responsabile Make up Artist di Confesercenti Immagine e benessere, spiega: “colpiti in maniera diversa, i make up artist stanno vivendo la tragedia della mancanza di lavoro e una difficilissima ripartenza. Io per esempio sono senza incarichi attualmente: sono un make-up artist freelance e lavoro attivamente nello spettacolo e nei centri estetici come consulente di makeup e tatuaggi semipermanenti; come me molti”.

“La situazione nello spettacolo è emergenziale – prosegue Ciasca – siamo stati tra i primi ad essere stati messi in quarantena e tuttora le produzioni televisive stentano a ripartire o vengono bloccate perché, alcune risultano non in grado di garantire condizioni lavorative in sicurezza. Personalmente mi chiedo: se è possibile lavorare nelle fabbriche con adeguati dispositivi di sicurezza e se si possono fare interviste negli studi televisivi, con le dovute distanze, quali possano essere le problematiche per far ripartire le produzioni. A questo va aggiunto che non possiamo nemmeno rendere servizi di consulenza o affitto di poltrona nei centri estetici o simili, in quanto vietato. Quali opzioni ci rimangono?”

“Dopo una vita a svolgere questo lavoro – conclude –  molti di noi, me incluso, si trovano privati della possibilità di espletarlo e quindi di sopravvivere: stiamo rischiando di perdere tutto”.

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