Manovra al via, “salvo intese”. Approvato anche il decreto fiscale

Bloccato l’aumento dell’Iva senza rimodulazione delle aliquote. Nessuna modifica a quota 100 e meno tasse in busta paga per i lavoratori

Una manovra che blocca l’aumento dell’Iva e combatte l’evasione. Nessuna modifica alla quota 100 e meno tasse in busta paga per i lavoratori. Dopo un Consiglio dei Ministri, durato sei ore, il Documento programmatico di bilancio da inviare alla Ue e il decreto fiscale collegato che contiene le coperture della legge di bilancio, sono stati approvati.

Nel comunicato del governo viene spiegato, però che i provvedimenti sono stati approvati “salvo intese”: questo vuol dire che si riserva di modificare il disegno di legge prima di sottoporlo al
Parlamento, che poi naturalmente potrà a sua volta emendarlo.

Questi i contenuti principali della manovra:

NO AUMENTO IVA. Dal 1 gennaio sarebbero scattati gli aumenti sull’imposta per garantire un gettito di 23,1 miliardi. Ed invece vengono scongiurati, senza una rimodulazione delle
aliquote (come si era ipotizzato in un primo momento).

CUNEO FISCALE. Si riduce già dal 2020 il cuneo fiscale a carico dei lavoratori. Buste paga più pesanti, quindi, e per far questo il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha fatto sapere che verranno messi a disposizione 3 miliardi di maggior gettito derivante dalla lotta all’evasione.

LOTTA ALL’EVASIONE. Innanzitutto, si prevede un inasprimento delle pene per i grandi evasori e viene elevato il tetto all’uso del contante. Poi vengono applicate misure più rigide per contrastare il lavoro nero, soprattutto nell’edilizia, si rafforzano le misure contro le frodi nel settore dei carburanti. Giro di vite inoltre sui giochi illegali, attraverso l’istituzione del registro unico degli operatori del gioco pubblico e il blocco dei pagamenti per i soggetti che operano dall’estero senza concessione, anche attraverso l’istituzione dell’agente sotto copertura.

PIANO CASHLESS. Proprio nell’ambito della lotta all’evasione, il Governo ha chiamato così il suo nuovo programma. Il premier Giuseppe Conte ha spiegato che tale Piano che ha definito “corposo”, “senza penalizzare nessuna categoria produttiva o rendere più difficoltosa la vita ai cittadini, incentiva l’utilizzo della moneta elettronica e i pagamenti digitali per favorire l’emersione dell’economia sommersa”. L’idea è quella di incentivare la moneta elettronica, introducendo peraltro un super bonus da riconoscersi all’inizio del 2021 (il cosiddetto bonus Befana) in relazione alle spese effettuate con strumenti di pagamento tracciabili nei settori in cui è ancora molto diffuso l’uso del contante, nonché l’istituzione di estrazioni e premi speciali per le spese pagate con moneta elettronica e sanzioni per la mancata accettazione dei pagamenti con carte di credito o bancomat.

FAMIGLIE. Vengono destinate ulteriori ingenti risorse (sarebbero circa 600 milioni) agli interventi per la famiglia. Il premier Conte ha riferito che “le useremo per il sostegno della natalità, per asili nido, per il congedo parentale per i papà e molti altri progetti a sostegno di tutte le famiglie, che prenderanno corpo nel Family Act”. Il Governo punta anche ad asili nido gratis da settembre.

SANITÀ. Dal 1 settembre addio al superticket sanitario, mentre viene disposto un corrispondente incremento delle risorse previste per il Sistema sanitario nazionale, destinate comunque ad aumentare nel prossimo triennio.

PENSIONI. ‘Salva’ quota 100, confermata l’Ape e l’Opzione Donna (la possibilità per le lavoratrici pubbliche e private di andare in pensione anticipata anche per il 2020). Gli anziani con redditi bassi potranno non pagare il canone Rai.

DETRAZIONI ANCHE PER MOBILI. Prorogate le detrazioni per la riqualificazione energetica, oltre a quelle per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata, a seguito di ristrutturazione della propria abitazione.

BONUS FACCIATA. Viene introdotta per il 2020 una detrazione per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici (il ‘bonus facciate’) “per dare un nuovo volto alle città”.

STATALI. Il Governo promette che verranno “ampliati” gli stanziamenti del triennio 2019-2021 per il rinnovo del contratto. Ai sindacati, aveva già confermato l’intenzione di aggiungere circa un miliardo di euro alla cifra stanziata nell’ultima Legge di Bilancio (pari a 1,775 miliardi).

GREEN NEW DEAL. La manovra istituisce due nuovi fondi per finanziare gli investimenti dello Stato e degli enti territoriali e un fondo per contribuire (con garanzie, debito o apporto di capitale di rischio) alla realizzazione di investimenti privati sostenibili. A queste risorse vanno aggiunte quelle relative al sostegno degli investimenti privati sotto forma di contributi e di incentivi.

INNOVAZIONE. Si stanziano le risorse necessarie a proseguire gli incentivi del programma “Industria 4.0” per sostenere gli investimenti privati e favorire il rinnovo dei sistemi produttivi: tra questi il Fondo centrale per le piccole e medie imprese; il super e l’iper ammortamento (per beni tecnologici, software ed economia circolare); il rifinanziamento della legge Sabatini; il credito di imposta per la “Formazione 4.0”.

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