NaDef: dai ticket al cuneo fiscale, individuati 23 ddl

Ticket e detrazioni in base al reddito, 500 euro in più ai lavoratori dal 2020; per colf e badanti datori di lavoro veri e propri sostituti d’imposta


Una riduzione del cuneo che potrebbe portare almeno 500 euro in più ai lavoratori nel 2020, con l’impegno di arrivare poi a 1000 euro; una legge sulla parità di genere nelle retribuzioni e
rinnovo dell’ape sociale, oltre all’equo compenso. Ma anche una ‘rivoluzione’ dei ticket sanitari (il ministro Roberto Speranza sta preparando un ddl ad hoc), con il costo che sarà in base al reddito e al nucleo familiare e cure gratis oltre un tetto di spesa.

Nella nota di aggiornamento al def, il governo individua 23 disegni di legge: si va dagli interventi nella scuola, ai sussidi alla famiglia, alla svolta ecologica, alla revisione dei ticket.  In tema fiscale, si parla di riordino della tassazione e di web tax “per le multinazionali del settore che spostano i profitti verso giurisdizioni più favorevoli” e il green new deal con incentivi all’uso di fonti rinnovabili, rinnovo dei macchinari per le aziende, riduzione del consumo della plastica monouso e misure per limitare la quantità dei rifiuti che finiscono nei mari e il recupero di quelli che già ci sono finiti.

Nella nota al Def dove viene messo nero su bianco che, oltre i 14 miliardi di extradeficit, la metà delle nuove risorse arriverà all’emersione del nero e dalla caccia alle frodi del fisco.

Le nuove risorse (gli altri 7 miliardi arriveranno da un mix di spending review, taglio ai sussidi ambientali e altri interventi fiscali) serviranno anche al blocco integrale degli aumenti Iva per 23 miliardi. I piani di rimodulazione e revisione e simili sono stati rimessi nel cassetto, e quegli incassi sostituiti dalla copertura record dell’evasione. Ma il governo non aveva mai avuto in mente aumenti secchi dell’imposta, precisa Palazzo Chigi. Al massimo si era valutata l’opportunità di una sorta di bonus-malus, con aumento dell’imposta di un punto e mezzo a chi usa il contante a fronte di un calo di 3 punti per chi paga con le carte

Incentivare la moneta elettronica rimane uno dei capisaldi della nuova lotta all’evasione e resta sul tavolo l’idea di introdurre un sistema premiante sul modello portoghese, con meccanismi di cashback che si tradurrebbero in un’Iva più bassa sui pagamenti tracciabili. Accanto alla riduzione dell’uso del contante il faro è acceso anche sulle frodi sui crediti inesistenti e da quelle sui carburanti, da cui, secondo il viceministro all’Economia Laura Castelli, si potrebbero ricavare fino a 3 miliardi.  L’idea è di intensificare i controlli sulle pompe bianche e di agire contro il meccanismo delle società ‘teste di legno’, più note come cartiere, che acquistano all’estero aggirando l’imposta e poi rivendono in Italia (si pensa di eliminare la lettera d’intenti, che consente appunto agli esportatori abituali di acquistare prodotti petroliferi con Iva non imponibile e poi di rivenderli incassando l’Iva).

Altro capitolo quello delle colf e badanti: allo studio un meccanismo che renderebbe i datori di lavoro veri e propri sostituti di imposta, prevedendo, oltre ai contributi, anche il versamento dell’Irpef. Sempre in tema di famiglia va ricordato anche il family act, ossia “strumenti di sostegno” ai genitori, come il recepimento della direttiva sui congedi di paternità e misure di sostegno alla natalità e alla frequenza degli asili nido.

Infine, detrazioni progressivamente ridotte, in base al reddito, e un regime più severo per la compensazione dei debiti Inps.

Quanto al taglio del cuneo, il numero due del Tesoro conferma che si dovrebbe partire a metà del prossimo anno. Le risorse saranno stanziate con la manovra (il Def indica per il 2020 2,7 miliardi, 5,4 miliardi a regime) ma l’intervento vero e proprio dovrebbe essere dettagliato con un provvedimento successivo e in tasca ai lavoratori, se la platea dovesse coincidere con chi già beneficia degli 80 euro, potrebbero arrivare 500 euro.

Condividi