Riunita la Giunta Faib, approvate nuove proteste sulla rete a marchio Esso. Avviato il percorso per il rinnovo del Gruppo dirigente

La Giunta Nazionale Faib riunita a Roma il 22 novembre u.s. presso la Confesercenti Nazionale, ha discusso  della Vertenza Esso e svolto la disamina delle iniziative politico/sindacali e di quelle giudiziarie promosse presso il Tribunale di Roma.
L’Organismo operativo della Federazione ha poi fatto il punto sul confronto con UP per la proposta di Contratto di Commissione per la rete ordinaria.
Si è quindi occupata della situazione autostradale, delle concessioni e subconcessioni e della coerenza con il Decreto interministeriale 7 agosto 2015, dei prezzi praticati, della competitività sul segmento, della contrattazione e dei modelli di relazioni industriali.
La Giunta ha quindi affrontato il tema della moneta elettronica e delle iniziative sindacali verso Parlamento e Governo.
Infine ha avviato la preparazione della fase congressuale con l’approvazione del Comitato dei Saggi come da mandato della Presidenza dell’11 ottobre u.s..
Nella sua Relazione introduttiva sia il Presidente Landi che il Coordinatore Pergamo non potevano non informare i componenti di Giunta della ratifica dell’Accordo raggiunto dal Gruppo Api-Ip per l’aquisizione della Total-Erg. Operazione conclusa dopo mesi di intense trattative alternate anche da polemiche e da smentite sul futuro di queste due grandi realtà. Naturalmente in attesa di conoscere il nuovo piano industriale e l’assetto della nuova Società oltre che del via libera dell’Antitrust, unanime rimane la preoccupazione dei gestori dei due marchi che oggi si trovano davanti una nuova realtà tutta da scoprire. Permangono infatti tuttora le difficoltà dei gestori che hanno già vissuto altre fusioni: quella di Api con Ip e quella di Total con Erg. La preoccupazione è quella di sommare complessità a complessità con il risultato di una difficile omogeneizzazione. Già di per sé solo questa operazione richiede un difficile lavoro di composizione, frutto di conoscenza profonda del sistema petrolifero italiano. Da ciò deriva la sollecitazione della Giunta Faib a che l’azionista privato sia forte e autorevole in modo da imporre un management radicato nel settore e fortemente professionale, evitando intrusioni di profili esclusivamente finanziari e speculativi,  così da privilegiare gli asset industriali.
Sul primo punto all’ordine del giorno, la Giunta ha sollecitato iniziative forti a sostegno della Vertenza verso i subentranti alla Esso italiana, sia sul versante politico sindacale che giudiziario, a livello individuale e collettivo. La Giunta ha condannato senza appello la politica aziendale attuata da Petrolifera Adriatica, Retitalia e Amegas, subentrati ad Esso, giudicata illegale, prevaricante e lesiva degli interessi dei gestori, fuori dagli Accordi economici. Gli intervenuti hanno denunciato pressioni indebite, ritorsioni, atteggiamenti minacciosi, con pregiudizi economici e perdita delle garanzie legali. A fronte di ciò è stata votata una mozione che impegna il Gruppo dirigente alla continuazione della Vertenza legale e  alla mobilitazione dei gestori a marchio, con la chiusura degli impianti e con iniziative di protesta pubblica, in sede nazionale e locale, nelle Regioni Toscana, Marche, Abruzzo, Trentino e Lazio. E’ stata intensa la protesta in alcune Regioni già interessate dalla cessioni a pacchetto secondo il modello grossista. Nel corso del confronto è stato espresso rammarico per l’esito delle Vertenze legali, sentenze emesse fuori dal merito dei contenuti argomentativi e della Legislazione Speciale vigente. Ordinanze che lasciano i gestori in attesa di giustizia ed esposti ad abusi e  soprusi di operatori  che unilateralmente hanno deciso invalidare gli Accordi economici sottoscritti ai sensi della Legislazione speciale vigente. I partecipanti hanno chiesto di promuovere unitariamente un presidio per denunciare nelle forme ritenute più idonee davanti al MiSE la violazione sistematica delle norme speciali di settore e sollecitare il Ministero a passi formali a tutela delle Leggi dello Stato.
La Giunta ha riconfermato il proprio orientamento a proseguire il confronto con UP per condividere, tra le nuove tipologie contrattuali, il Contratto di Commissione, come già fatto con Assopetroli. La Giunta ha anche dato mandato alla delegazione al Tavolo di operare per la conclusione in tempi brevi, sollecitando UP a sciogliere i nodi che ancora frenano la formulazione della nuova tipologia, a cominciare dal disaccoppiamento con la rete autostradale che presenta peculiarità normative e di mercato del tutto diverse. Per il segmento autostrada occorre un approfondimento del confronto tra le Parti rispetto alle peculiarità in essere, normative e commerciali. Aspetti che richiedono attenzione per gli equilibri delle politiche di gestione delle aree, delle modalità operative, dei diversi contesti concorrenziali.
Sul punto della situazione in autostrade, il Presidente del Coordinamento Autostrade Lucchesi, ha fatto un brevissimo Report in cui ha evidenziato lo stato delle relazioni con le diverse Compagnie:

  • su  ENI è stato fatto un incontro nel mese di ottobre, in cui l’Azienda ha chiesto alle Federazioni una proposta per una nuova possibile trattativa. La posizione unitaria è stata che intanto la Compagnia avrebbe dovuto rispettare alla lettera l’Accordo esistente e di lì poi iniziare a parlare di nuovo Accordo. A fronte di tale situazione le Federazioni, separatamente, stanno svolgendo incontri con i gestori associati per condividere un percorso che rimetta sul giusto binario la trattativa con Eni, superando alcuni schemi che rendono obsoleta e non più rispondente alla realtà la proposta che si era discussa lo scorso anno. Il problema principale riguarda essenzialmente il pricing autostradale che in quest’ultimo anno ha visto aumentare il differenziale self e servito, drenando in maniera considerevole la percentuale di vendite in servito in autostrada, intaccando di conseguenza i conti economici delle gestioni. Il problema che si pone dunque è come condividere nuove politiche e nuovi accordi in una situazione che di fatto sfugge di mano ai singoli attori, concessionari affidatari e gestori, in un contesto in cui si sono affermati nuovi player che operano in logiche di mercato integrato oil non oil più di quanto fino ad oggi sperimentato sul segmento.  E’ del tutto evidente che le gestioni, che sono imprese anche con decine di dipendenti, fortemente dipendente dalla componente oil, hanno bisogno di voci a bassa variabilità per costruire budget non aleatori, legati a ipotesi di erogato possibilmente costanti, mentre oggi appaiono in continuo ribasso. E’ a partire da questo quadro che occorre ragionare per ricomporre il quadro delle ipotesi di accordo per Eni e le altre major;
  • su Q8, è stato fatto un incontro per discutere di un possibile rinnovo dell’Accordo per gli impianti con Contratto di Comodato. L’intenzione di Q8 abbia è passare tutti i suoi impianti dal Contratto di Comodato al Contratto di Commissione. Solo che il Contratto di Commissione in autostrada non è stato ancora tipizzato e la riunione di conseguenza non ha portato a nulla. Per quanto riguarda Q8 c’è anche il problema degli impianti con Contratto Provvisorio, in attesa della tipizzazione del Contratto di Commissione. Su questo punto valgono le considerazioni prima svolte. Occorre sganciare il Contratto di Commissione in autostrada da quello in rete ordinaria, isolare gli elementi di criticità e trovare le eque soluzioni per gli operatori della rete autostradale. A maggior preoccupazione, la Q8, anche dove ha i Contatti di Commissione, sta attuando prezzi penalizzanti per le gestioni, utili ad aumentare la redditività petrolifera ma che fanno perdere erogato, e quindi margine, al gestore;
  • Su  TOTALERG e API-IP si presenta una situazione  da verificare per capire come s’integrano le due Compagnie, se adottano l’Accordo TotalErg appena sottoscritto o  se, come potrebbe essere plausibile, si vuol fare un nuovo Accordo…in agenda potrebbe esserci un incontro a breve;
  • su ESSO, valgono le considerazioni svolte in apertura di riunione e il Coordinamento è impegnato sulla linea fin qui seguita dalla Federazione e resta da verificare le politiche dopo l’acquisizione da parte degli azionisti esteri;
  • su TAMOIL, rimane purtroppo invariato il quadro delle relazioni e resta da verificare le politiche verso i gestori sulle aree in entrata e su quelle in uscita. Restano aperte le Vertenze per le buone uscite mentre molte aree con nuovo affidamento non sono ancora state rilasciate.

Su Autostrada la Giunta ha invitato il Coordinamento ad una verifica delle diverse partite aperte, a partire da Eni.
Sulla moneta elettronica la Giunta ha apprezzato il lavoro svolto dalla Federazione, con Fegica e Figisc, sviluppatosi sia verso il Parlamento che verso il Governo. Sono stati riferiti gli incontri con esponenti della maggioranza e dell’opposizione, con l’unico obiettivo di abbattere i costi della moneta elettronica. Positivi gli incontri al Ministero dell’Economia con il Vice Ministro Casero finalizzati ad una sostanziale condivisione di interventi correttivi ad una situazione evidentemente iniqua, derivante dal trasferimento in capo ai gestori del costo delle Commissioni bancarie gravanti su un prodotto il cui importo è influenzato per circa i due terzi dalla componente fiscale. E’ stato ribadito l’interesse alla diffusione della “monetica”, anche al duplice scopo di ridurre la movimentazione di denaro contante e le occasioni di episodi di violenza presso i punti vendita, nonché di combattere il fenomeno dell’illegalità. Dal Ministero sembra confermata l’ipotesi di intervento statale per il recupero delle Commissioni legate alla quota fiscale tramite uno strumento in affinamento che potrebbe essere il credito d’imposta.
Infine la Giunta, su mandato della Presidenza, ha avviato l’iter per l’Assemblea Elettiva di Faib da tenersi nella seconda metà del 2018, attivando le procedure per il più ampio confronto e il rinnovamento del Gruppo dirigente, dei Comitati di Colore, del Gruppo di Coordinamento funzionariale centrale e della cabina di regia legale. Ha quindi approvato la Proposta di Commissione dei Saggi illustrata dal Direttore e i criteri ispiratori per la formulazione dei criteri per l’individuazione del nuovo Gruppo dirigente. La Commissione dei Saggi eletta risulta composta da Martino Landi, Aldo Datteri, Mariano Peraro, Franco Giberti, Matteo De Sanctis, Stello Bossa e Gaetano Pergamo al Coordinamento.

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