Turismo: le GUIDE TURISTICHE tornano in piazza a protestare

Guide turistiche

img_guideLe guide turistiche di Federagit Confesercenti tornano in piazza (domani alle 19 a Roma, in piazza del Popolo) contro le Leggi e i Decreti Ministeriali recentemente approvati  che fanno perdere alle 25.000 guide abilitate in Italia il lavoro e non tutelano la corretta illustrazione del patrimonio italiano. In particolare, contestano le interpretazioni del diritto europeo che permettono a persone provenienti dall’estero, in accompagnamento del gruppo, senza competenze accertate, di effettuare le visite guidate in tutta Italia. Per consentirlo, è stata approvata la Legge n° 97-2013 art. 3, che non riconosce alla guida la necessaria qualificazione professionale e specializzazione che un Patrimonio Culturale esteso come quello italiano richiede.

“I musei e monumenti storici richiedono l’intervento di una guida specializzata” : questo stabiliva la Sentenza della Corte di Giustizia Europea del 1991. L’Italia recepiva tale Sentenza nel 1995 (con un D.P.R). Già dal 1996 erano stati approvati Elenchi di Siti e Monumenti che possono essere illustrati solo dalle guide abilitate.

Il Decreto Ministeriale approvato il 29-1-15 considera le abilitazioni professionali già conseguite alla stregua di “concessioni in scadenza” e tutte le guide già abilitate devono ri-certificare le competenze.
Per quale altra professione ciò viene richiesto? In quale altro Paese europeo?
Da agosto 2013, con l’approvazione della Legge 97 / 2013 art.3, il comparto è nel caos; in mancanza di una legge organica sulla professione di guida, ogni Regione sta interpretando diversamente le norme da applicare. Per la fase transitoria che potrebbe durare altri due o tre anni, il Decreto Ministeriale sta facendo diventare l’Italia dei Beni Culturali “terra di nessuno”.
La libera circolazione delle guide europee è applicata in Italia da due decenni; il 30 % delle guide abilitate in Italia sono cittadini europei ed extra-europei. Chiediamo che le competenze siano verificate.
Gli operatori tornano a protestare perché dai nuovi elenchi dei sitiche devono essere illustrati da guide abilitate (approvati in Conferenza Unificata Stato-Regioni il 25-3-15)sono state escluse le piazze storiche e i monumenti all’aperto, quando le nostre città d’arte sono dei grandi “musei all’aperto” e molte visite guidate sono passeggiate nei centri storici.
Gli elenchi di Roma e di Firenze, dove avviene il maggior numero dei tour dei visitatori internazionali, sono stati accorciati dal Ministero in maniera unilaterale e inaccettabile.
Le guide turistiche abilitate chiedono prima di tutto cheil Governo rivendichi con forza in Europa la specificità culturale italiana e l’unicità del suo immenso patrimonio culturale, il più grande dei 28 Paesi dell’Unione Europea;  che contrasti le indebite pressioni delle grandi multinazionali del turismo che vogliono la de-regolamentazione  delle visite guidate, privando l’Italia di uno dei suoi beni più preziosi, privandola dei relativi introiti, versamenti fiscali e contributi previdenziali; che riconsideri le interpretazioni del diritto europeo (alla base dell’art. 3 della Legge 97 / 2013) che fanno ricadere le guide turistiche sotto la Direttiva “Servizi” (ex Bolkenstein) anziché sotto la Direttiva “Professioni”, interpretazioni in contrasto con quelle date dal Parlamento, in numerose dichiarazioni, e da autorevoli rappresentanti del Parlamento Europeo. Chiedono inoltre che si approvi in tempi brevi una legge organica sulla professione di guida che riconosca la specifica qualificazione delle guide turistiche, al fine di salvaguardare un corretta illustrazione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano e non vada oltre ciò che richiede il diritto europeo.
Roma, 18 maggio 2015

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