Istat: nel 2017 aumenta la disuguaglianza, spesa ancora sotto al 2011

Cresce il divario territoriale, le famiglie del nord spendono 800 euro in più


E’ un’Italia divisa e disuguale quella che emerge dai dati Istat sui consumi delle famiglie. La spesa nel 2017 cresce per il quarto anno consecutivo e in media raggiunge 2.564 a famiglia (+1,6%), ma resta sotto ai livelli del 2011 e gli aumenti riguardano soprattutto alcune categorie privilegiate.

I più deboli continuano a stringere la cinghia: la spesa del decimo delle famiglie con i minori consumi diminuisce ancora del 5%, mentre quella del decimo che spende di più aumenta del 4,3%. Consumi molto inferiori alla media contraddistinguono le famiglie di anziane sole e giovani disoccupati (1.661 euro), ma anche i nuclei a basso reddito di stranieri (1.762 euro) e le famiglie di operai in pensione (2.052 euro). Spese ‘facili’ contraddistinguono, invece, la classe dirigente con, in particolare, gli acquisti delle famiglie di imprenditori e liberi professionisti che crescono del 12,4% in un anno, fino a superare i 4 mila euro di consumi al mese.

Le differenze rimangono ampie anche a livello territoriale. Le famiglie del Nord Italia spendono in media circa 800 euro in più di quelle del Mezzogiorno e tra la Lombardia, prima regione per consumi, e la Calabria il divario sfiora 1.250 euro. Inoltre i consumi sono più alti nei comuni al centro di aree metropolitane rispetto a quelli periferici e a quelli di minori dimensioni, anche per effetto dei maggiori costi per l’abitazione. Cresce la spesa alimentare. A livello nazionale l’affitto medio pagato dalle famiglie è di 400 euro al mese e il mutuo di 574.

Nello stesso ordine di grandezza è la spesa alimentare, che cresce del 2% nel 2017 fino a 457 euro al mese, trainata dagli acquisti di frutta e verdura. Per effetto della crisi e di nuovi abitudini alimentari, i piatti degli italiani sono sempre più ‘verdi’ ma il consumo di carne resta prioritario e si stabilizza, dopo il calo del 2016, a 94 euro al mese a famiglia.

Tra le spese in maggiore crescita l’Istat indica le comunicazioni (+2,5%), i trasporti (+7,1%) e i servizi sanitari e la salute, che crescono in media dell’8% fino a 123 euro al mese. Questo aumento delle spese sanitarie colpisce in particolare gli anziani soli, una delle categorie più vulnerabili, per i quali raggiunge il 17,6%. Restano invece sostanzialmente ferme le spese per hotel, ristoranti, servizi ricreativi, spettacoli e cultura. La Confesercenti esprime preoccupazione per i segnali “non convincenti” che arrivano dai consumi nel 2018: “a questi ritmi – afferma – ci vorranno almeno altri due anni per tornare ai livelli di spesa registrati prima della crisi”.

Condividi
Confesercenti Nazionale
Panoramica privacy

Informativa Privacy ai sensi del Regolamento Europeo n. 679 del 25/05/2016 (GDPR).

Si informa che: CONFESERCENTI NAZIONALE,  con sede legale in Via Nazionale 60, 00184 Roma, in persona del legale rappresentante, in qualità di Titolare del trattamento, tratta i Suoi dati personali, con strumenti manuali ed elettronici, per le seguenti finalità: a) per consentirle di navigare ed esplorare il sito web; b) per rispondere alle richieste informative da Lei inoltrate attraverso il form on line.

Il conferimento dei dati trattati per le predette finalità, è obbligatorio in quanto necessario per la navigazione del sito e per evadere la sua richiesta e non richiede il Suo specifico consenso.

I Suoi dati personali verranno conservati per il tempo strettamente necessario al raggiungimento delle finalità indicate e comunque per un periodo non superiore a 30 giorni dal conferimento.

Ambito di diffusione: I suoi dati potranno essere inviati ai destinatari o alle categorie di destinatari riportati di seguito: Tecnici o società del settore IT, addetti alla manutenzione del sito.
I Suoi Dati potranno essere inviati a soggetti dei quali Il Titolare si potrebbe avvalere per lo svolgimento di attività necessarie per il raggiungimento delle finalità sopra indicate, i quali sono stati appositamente nominati da quest’ultimo Responsabili del Trattamento dei dati.

Le sono riconosciuti i seguenti diritti: diritto di accesso ai dati personali che La riguardano; di conoscere le finalità e modalità del trattamento; di conoscere i soggetti o le categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati; diritto di ottenere l’aggiornamento, la rettifica, l’integrazione, la cancellazione dei dati; diritto di ottenere la limitazione di trattamento; diritto alla portabilità dei dati raccolti con il Suo consenso e trattati mediante strumenti elettronici; diritto di proporre reclamo all’Autorità di controllo.

L’esercizio dei diritti può essere esercitato scrivendo ai seguenti indirizzi di posta elettronica: [email protected] .

Il Titolare intende infine informarLa che ha provveduto a nominare un Data Protection Officer (DPO), al quale potrà rivolgersi per tutte le questioni relative al trattamento dei dati e all’esercizio dei Suoi diritti, e che potrà contattare al seguente indirizzo di posta elettronica dedicata: [email protected]

Si rimanda all’informativa completa sul trattamento dei dati personali visibile al link l'informativa sul trattamento dei dati personali