Costo della moneta elettronica, Faib, Fegica e Figisc chiedono un Tavolo istituzionale per controllare la corretta applicazione del Regolamento europeo sull’abbattimento dei costi delle transazioni

moneta_elettronica_grandeFaib, Fegica e Figisc tornano alla carica sulla riduzione dei costi delle transazioni della moneta elettronica. Lo fanno all’indomani dell’entrata in vigore del Regolamento europeo che abbatte i costi delle transazioni interbancarie che secondo l’auspicio di Bankitalia dovrebbe avere positivi effetti sulla concorrenza fra le banche e ridurre i costi.
Le tre Federazioni hanno rivolto un invito a fare da registi al Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e al suo Vice, Morando, al Presidente dell’Abi, Patuelli, e al Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, oltre che al Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi e al Sottosegretario, Senatrice Simona Vicari.
Nella nota le Associazioni dei gestori affermano che “L’uso del contante unitamente ad una più incisiva diffusione della moneta elettronica costituiscono per le scriventi Federazioni obiettivo prioritario suscettibile di produrre oggettivi benefici per le imprese che operano nella rete distributiva dei carburanti, sia in via principale in tema di sicurezza per le aziende e per i loro dipendenti che per la sostenibilità dei costi a fronte della progressiva diminuzione dei margini operativi e dei volumi di erogato”. Tuttavia i Presidenti di Categoria ricordano che “…le rilevanti commissioni bancarie pagate dalle imprese per le transazioni in moneta elettronica, sono diventate di fatto un costo passivo non più proporzionato al margine, soprattutto per le imprese di minori dimensioni, prive di qualsivoglia potere negoziale nei confronti del sistema bancario” e a tal proposito ricordano “… brevemente il travagliato iter dei provvedimenti che, in merito, hanno interessato nel tempo il settore della distribuzione dei carburanti ed hanno determinato notevoli situazioni di disagio e di contenzioso: originariamente, infatti, era stato previsto l’azzeramento delle commissioni per pagamenti tramite carta fino ad importi inferiori ad euro 100 (Articolo 34, comma 7, Legge 183/2011), dispositivo poi confermato «a termine» (Articolo 12, comma 10, Legge 214/2011 ed articolo 27, comma 1 lettera d), Legge 27/2012) ed infine semplicemente cancellato con il Decreto MEF n. 51 del 14.02.2014.”
La nota prosegue affermando che Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio “ritengono che le nuove regole europee, conseguenti all’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2015/51 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo alle commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta, oggi pienamente operative anche in Italia, debbano e possano declinarsi favorevolmente nel settore rappresentato, con una significativa diminuzione delle commissioni pagate dai gestori degli impianti di distribuzione carburanti” paventando, in ragione delle recenti esperienze, che il tutto “non si traduca, nel contempo, in un meccanismo di compensazione improprio mediante una lievitazione dei costi.”
Per queste motivazioni Faib, Fegica e Figisc “sono a richiedere l’urgente convocazione di un Tavolo di lavoro che, sotto l’egida del Governo per le competenze esercitate dai competenti Ministeri, riunisca le rappresentanze dei gestori e degli operatori del settore della distribuzione carburanti, unitamente al sistema bancario e dei gestori delle carte di pagamento con l’obiettivo di definire un protocollo d’intesa ed operativo atto a garantire l’applicazione delle norme comunitarie ed il perseguimento delle finalità, che sembrano comunemente condivisi, della sicurezza pubblica, della sostenibilità economica e della riduzione dell’uso del denaro contante.”

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