D.L. Dignità: le misure fiscali

Abolizione dello split payment per i professionisti, modifica del redditometro, rinvio al 28 febbraio 2019 termine per lo spesometro

Split payment, redditometro e spesometro. E’ su questi tre fronti che si concentrano gli interventi di semplificazione fiscale contenuti nel D.L dignità appena approvato dal DLC. Eccoli nel dettaglio.

Split payment: il meccanismo della scissione dei pagamenti viene abolito per i servizi resi dai professionisti alle pubbliche amministrazioni, i cui compensi sono assoggettati a ritenute alla fonte a titolo di acconto o di imposta sul reddito. In pratica chi è soggetto a split payment, a decreto in vigore, qualora riceva fatture dai professionisti dovrà continuare ad applicare le ritenute e liquidare al fornitore l’Iva che, dal primo luglio 2017 versava, invece, all’erario.

Redditometro: viene rivisto il metodo di determinazione del redditometro. Viene inserita una disposizione che di fatto abroga il D.M. attualmente in vigore (che elenca elementi indicativi di capacità contributiva) dal periodo d’imposta 2016 (quindi non avrà più effetto per i controlli ancora da eseguire relativi al 2016 e agli anni successivi). Un nuovo decreto in materia sarà adottato dal Tesoro dopo un confronto con l’Istat e le associazioni di categoria.

Spesometro: riviste le scadenze per l’invio dei dati delle fatture. La trasmissione della comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute al terzo trimestre 2018 potrà essere effettuata, telematicamente, all’Agenzia delle entrate entro il 28 febbraio 2019, anziché entro 30 novembre 2018.

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