Debiti PA, Tajani: “Settembre è troppo tardi, meglio usare un decreto legge”

Il Commissario Ue sulla procedura di infrazione: “Valuteremo risposte fornite dall’Italia”

Apprezzamento per la decisione del Governo di accelerare sui pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese, ma dubbi sul metodo scelto, che potrebbe portare ad un allungamento dei tempi fino a settembre, data giudicata troppo avanzata. Il Commissario europeo Antonio Tajani, a margine di un convengo Iai, torna a parlare del nodo ‘debiti PA’ , il cui ritardo nel saldo potrebbe portare all’apertura della procedura di infrazione verso l’Italia. “Bene la decisione del Governo di pagare i debiti – ha detto Tajani – ma era meglio un decreto legge perche’ significa pagare in tempi piu’ rapidi, settembre e’ aspettare troppi mesi e le imprese rischiano di fallire con la perdita di ulteriori posti di lavoro. E’ una vergogna – ha spiegato Tajani – siamo i peggiori pagatori dell’Unione Europea, la Spagna ad esempio ha accentrato i debiti e ha pagato quasi tutto”. Ai giornalisti che gli chiedevano della procedura di infrazione contro l’Italia Tajani ha spiegato che una lettera di risposta dall’Italia “e’ arrivata il 10 marzo, ora la esamineremo e vedremo se sara’ il caso di inviare la successiva, la messa in mora, perche’ il problema non e’ risolto ne’ per i debiti dopo l’entrata in vigore della direttiva UE ne’ per i pregressi fino al 31 dicembre 2012”.

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