Export, Istat: vendite all’estero +3,4% nel 2012

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Nel 2012 gli operatori che hanno effettuato vendite di beni all’estero sono 207.920, in lieve aumento (+0,3%) rispetto al 2011. Al netto dei micro-esportatori (con vendite all’estero inferiori a 75 mila euro), si rilevano 79.155 operatori, in aumento dello 0,5% rispetto al 2011. Lo rileva l’Istat. Nel 2012 le vendite all’estero realizzate da operatori identificati sono aumentate del 3,4% rispetto al 2011.    La crescita piu’ elevata (+7,0%) si osserva per gli operatori con almeno 50 milioni di fatturato all’export. Questi operatori, pari a 1.098 unita’, realizzano vendite per circa 200 miliardi di euro e sono in aumento del 5,4% rispetto al 2011.

Per gli operatori delle altre classi di fatturato all’export si registra un incremento diffuso delle vendite rispetto al 2011. Fa eccezione la classe con 15-50 milioni che risulta essere in contenuta flessione (-1,2%).  La concentrazione delle esportazioni è in aumento: la quota delle vendite all’estero realizzata dai primi mille operatori passa infatti dal 49,9% del 2011 al 50,9% del 2012; i primi cento operatori rappresentano nel 2012 il 25,4% dell’export, in aumento rispetto al 24,2% del 2011.

Con oltre 44 mila presenze all’estero, il settore dei macchinari e apparecchi si caratterizza per il numero piu’ elevato di operatori all’export.   I primi cinque paesi per numero di presenze di operatori commerciali italiani sono Germania (70 mila), Francia (68mila), Svizzera (51 mila), Spagna (46 mila) e Regno Unito (39 mila). Si segnala un numero elevato di operatori anche negli Stati Uniti (34 mila) e in Russia (21 mila).

Le dimensioni mediane (meno influenzate dai valori estremi) degli operatori per mercato – prosegue l’Istat – confermano una presenza diffusa di micro-esportatori in tutte le aree. L’Asia orientale è la terza area geografica per numero di presenze di operatori commerciali italiani, superando l’America settentrionale di circa duemila presenze. Le regioni con il maggior numero di operatori all’export sono Lombardia (circa 62 mila), Veneto (circa 30 mila), Emilia Romagna (circa 24 mila), Toscana (quasi 21 mila) e Piemonte (circa 19 mila).

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