Fenagi, Cisl e Uil: “Prima di liberalizzare definitivamente occorre rivedere le norme sul prodotto editoriale e gli obblighi delle edicole”

Venerdì  11 Luglio, presso la sede del Dipartimento Editoria,  le Organizzazioni di categoria dei rivenditori  hanno incontrato  il Sottosegretario della  Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’editoria, On Luca Lotti.
Nella riunione sono stati esposti i problemi  causati dalla crisi del settore ed evidenziato le difficoltà di  interpretazione dei Comuni e delle Regioni  della stessa legge 170/2001, dopo le modifiche introdotte con la legge 27 del 2012.

Le Organizzazioni della Categoria, pertanto, hanno chiesto  al Governo interventi  nella direzione della salvaguardia delle rete di vendita sul piano legislativo che aiutino tutti i soggetti coinvolti nel processo di distribuzione e vendita dei quotidiani e periodici, nel riorganizzare la rete di vendita secondo le  esigenza del mercato.  Allo scopo è stato proposto di istituire un tavolo di confronto delle parti in causa presso la  sede del  Dipartimento, diretto dallo stesso Sottosegretario.

Da parte sua il Governo, accogliendo la proposta delle Organizzazioni di Categoria, non ha nascosto la propensione verso una liberalizzazione del settore, pur tenendo conto dei difficili equilibri da raggiungere per ottenere un provvedimento veramente equo.

Per le scriventi Organizzazioni, l’ipotesi di lavorare  sull’impianto legislativo che riguarda il prodotto editoriale, sugli obblighi della rete verso lo stesso  e  sui progetti di ammodernamento della rete di vendita  prima di liberalizzare,  è il modo più giusto per  iniziare la riforma.

Infine,  assumendosi l’impegno di riconvocare le parti nei tempi più brevi possibili, il Sottosegretario  nel ribadire ai responsabili  delle associazioni di categoria la necessita di una rete di vendita  informatizzata, ha comunicato che   la relativa previsione del finanziamento destinato, come sostituto d’imposta, alla stessa corre il rischio di una riduzione considerevole rispetto la somma prevista nel 2012. 

 

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