Fermo pesca 2019, il decreto del Mipaaft

Disciplina le attività e il calendario di fermo per compartimenti marittimi

Con decreto  30 aprile 2019 del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e del turismo “Arresto temporaneo dell’attività di pesca delle  unità  autorizzate all’esercizio dell’attività di pesca con  il  sistema a  strascico. anno 2019.” Pubblicato sulla g.u n.131 del 6-6-2019 il Mipaaft ha disciplinato il fermo pesca 2019

Riepiloghiamo in dettaglio la disciplina stabilita dal DM

  • Ambito applicativo

L’interruzione temporanea dell’attività di pesca riguarda le unità autorizzate all’esercizio dell’attività di pesca con l’utilizzo dei seguenti attrezzi:

reti a strascico a divergenti, sfogliare rapidi, reti gemelle a divergenti – ad esclusione delle unità abilitate alla pesca oceanica che operano oltre gli stretti.

In relazione alla sospensione obbligatoria dell’attività di pesca non imputabile alla volontà  dell’armatore,  per  i  marittimi imbarcati sulle unità che eseguono l’interruzione temporanea di cui al decreto in commento, è prevista l’attivazione della  misura  sociale straordinaria di cui all’art. 1, comma 121, della legge  n.  205/2017, le cui modalità attuative saranno determinate con successivo decreto.

Con successivo decreto ministeriale saranno determinati i criteri e le modalità di erogazione degli aiuti alle imprese di pesca che effettuano l’interruzione temporanea obbligatoria di cui al decreto in esame e ai provvedimenti della Regione Sardegna e Sicilia.

  • Periodi di interruzione temporanea obbligatoria delle attività di pesca

  

 

Navi da pesca iscritte nei compartimenti marittimi

 

 

Periodi

 

 

da Trieste ad Ancona

 

 

30 giorni consecutivi

dal 29 luglio al 27 agosto 2019

 

 

da San Benedetto del Tronto a Termoli

 

 

30 giorni consecutivi

dal 15 agosto al 13 settembre 2019

 

 

da Manfredonia a Bari

 

 

30 giorni consecutivi

dal 29 luglio al 27 agosto 2019

 

 

da Brindisi a Roma

 

 

30 giorni consecutivi

dal 9 settembre al 8 ottobre 2019

 

 

da Civitavecchia a Imperia

 

 

30 giorni consecutivi

dal 16 settembre al 15 ottobre 2019

 

 

nei compartimenti marittimi

della Regione Sardegna e della Regione Sicilia

 

 

almeno 30 giorni consecutivi

la cui decorrenza è disposta con provvedimento regionale.

 

Entro il giorno di inizio del fermo, devono essere depositati presso l’Autorità marittima nella cui giurisdizione è effettuata l’interruzione, a cura dell’armatore, i documenti di bordo dell’unità soggetta all’interruzione e, per quelle unità per le quali sia stato rilasciato, anche il libretto di controllo dell’imbarco e del consumo del combustibile

Effettuata la consegna dei documenti di bordo, l’unità può essere trasferita in un altro porto per l’esecuzione di operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché di operazioni tecniche per il rinnovo dei certificati di sicurezza, previo sbarco delle attrezzature da pesca ovvero apposizione dei sigilli agli attrezzi da pesca, ad opera dell’Autorità marittima e preventiva autorizzazione di quest’ultima. L’autorizzazione al trasferimento è rilasciata per il tempo strettamente necessario per raggiungere il luogo ove saranno eseguite le operazioni.

  • Arresto temporaneo obbligatorio aggiuntivo

Ai sensi di quanto previsto  dal  decreto  direttoriale  del  28 dicembre 2018, n. 26510, le navi da pesca di cui all’art. 1, comma  1, del presente decreto, in relazione alla GSA  di  iscrizione  ed  alla classe  di  lunghezza  (LFT)  di  appartenenza,  dovranno  effettuare ulteriori giorni di arresto temporaneo  obbligatorio:

 

 

GSA  di  iscrizione 

 

Classe  di  lunghezza 

Numero giornate aggiuntive di arresto temporaneo

obbligatorio annualità 2019

 

GSA 10 LFT≤12 12
LFT>12 15
GSA 11 LFT≤24 13
LFT>24 17
GSA 16 LFT≤12 7
12<LFT≤24 8
LFT>24 12
GSA 17

e

GSA 18

LFT≤12 7
12<LFT≤24 10
LFT>24 13
GSA 19 LFT≤18 16
LFT>18 15

Le modalità di svolgimento delle giornate aggiuntive di arresto temporaneo  obbligatorio  di  cui  alle  precedenti tabelle, sono stabilite a scelta dell’armatore, che  dovrà  darne  comunicazione scritta, anche nel medesimo giorno entro le ore  9,00, all’autorità marittima di iscrizione o del porto di base logistica. L’intero ammontare delle giornate aggiuntive dovrà essere obbligatoriamente effettuato entro il 31 dicembre 2019.

Non  è  consentito  considerare  giornate  aggiuntive  di  arresto temporaneo obbligatorio le eventuali giornate di inattività  causate da condizioni meteomarine avverse.

  • disciplina della pesca dei gamberi di profondità

Le unità da pesca che effettuano la pesca dei gamberi di profondità (Gambero rosa mediterraneo –  Parapenaeus longirostris; Gambero rosso mediterraneo – Aristaemorpha foliacea; Gambero viola mediterraneo – Aristeus antennatus), che deve  essere  effettuata  da unità abilitate alla pesca costiera ravvicinata o superiore  muniti di attrezzature frigorifere e/o di congelamento del  pescato  nonché di  specifico sistema a strascico idoneo al raggiungimento di profondità superiori ai 300 m  di  profondità,  possono effettuare l’interruzione obbligatoria delle attività di pesca, anche in compartimenti diversi da quelli di iscrizione,  in maniera cumulativa al termine del  periodo  di  pesca del gambero, dandone comunicazione preventiva all’Autorità marittima del luogo di iscrizione dell’unità stessa entro due giorni precedenti il periodo di interruzione.

Per le unità che effettuano la pesca  del  gambero di profondità  in  Liguria,  iscritte  nei Compartimenti di Genova, Imperia, La Spezia, Savona, ovvero che fanno base logistico-operativa nei porti di  giurisdizione di detti compartimenti, non sono obbligatorie le attrezzature frigorifere di congelamento, né le abilitazioni a categoria di pesca pari o superiore alla ravvicinata in quanto la pesca dei gamberi è da sempre svolta in battute giornaliere .

Durante il periodo di pesca del gambero di profondità, sono ammesse catture accessorie di specie diverse. Tali catture potranno essere commercializzate solo se effettuate con strumenti autorizzati e regolari, nei tempi e luoghi consentiti. In ogni caso, il gambero di profondità dovrà costituire la quota prevalente, in termini di peso, sull’intero pescato sbarcato.

  • Misure tecniche

Fermo restando  quanto  previsto  dal   contratto  collettivo nazionale di lavoro in materia di riposo  settimanale,  in  tutti  i compartimenti  marittimi,  è  vietata  la  pesca  con  i  sistemi  a strascico e/o volante  (comprendenti i seguenti attrezzi: reti a strascico a divergenti, sfogliare rapidi, reti gemelle a divergenti, reti da traino pelagiche a divergenti, reti da traino pelagiche  a coppia) nei giorni di sabato, domenica e festivi.

Con specifico provvedimento direttoriale è  autorizzato lo svolgimento dell’attività di pesca in  coincidenza con le festività, con l’obbligo di effettuare la giornata di recupero entro e non oltre i successivi quindici giorni lavorativi.

Il divieto di cui sopra non si applica alle navi da pesca esercitanti il pesca-turismo, previo sbarco  degli attrezzi per lo strascico ovvero apposizione  dei  sigilli da  parte  dell’Autorità marittima.

Non è consentito nei giorni di sabato e domenica il recupero di eventuali giornate di inattività causate da condizioni meteomarine avverse.

Le navi abilitate alla pesca mediterranea, nonché quelle che effettuano la pesca dei gamberi di  profondità, in deroga alle disposizioni di cui sopra, attuano l’interruzione tecnica al termine di ogni campagna di  pesca,  in  ragione  del  numero  delle giornate di sabato, domenica e  festivi  ricompresi  nel  periodo di attività di pesca effettivamente esercitata, ed a tal fine l’armatore è tenuto a  comunicare  alla capitaneria del porto di iscrizione la data di inizio e termine di ciascuna campagna di pesca ed a consegnare i relativi documenti di bordo.

  • Misure tecniche successive all’interruzione temporanea

Fermo restando quanto previsto dall’art. 5, comma 1 del decreto in esame, nonché dalla normativa in materia di ore di riposo del personale imbarcato stabilita in particolare dall’art. 18 del decreto legislativo n. 66/2003 e dal vigente CCNL, l’esercizio dell’attività di pesca con gli attrezzi: reti a strascico a divergenti, sfogliare rapidi, reti gemelle a divergenti, reti  da  traino  pelagiche  a divergenti, reti da traino pelagiche a coppia nell’areale compreso tra Trieste e Bari, è così disciplinato:

  • divieto nel giorno di venerdì;
  • a scelta dell’armatore:
  1. divieto in un altro giorno settimanale, definito dall’armatore e comunicato, anche nel medesimo giorno entro le ore 9,00, all’Autorità marittima dei porti di base logistica;

ovvero

  1. b) effettuato per un ammontare totale non superiore a 60 ore, distribuite in 4 giornate su base settimanale previa comunicazione all’Autorità marittima dei porti di base logistica.

Non è consentito il recupero di eventuali giornate di inattività causate da condizioni meteomarine avverse.

  • periodi di  attuazione  delle  misure  tecniche  successive all’interruzione temporanea
Navi da pesca iscritte nei compartimenti marittimi Periodi
 

da Trieste a Ancona

 

dal 2 settembre al 10 novembre 2019

 

da San Benedetto del Tronto a Termoli

 

Dal 16 settembre al 24 novembre 2019

 

da Manfredonia a Bari

 

 

Dal 2 settembre al 10 novembre 2019

 

 

Fermo restando quanto previsto dall’art. 5, comma 1 del decreto in esame, nonché dalla normativa in materia di ore di riposo del personale imbarcato stabilita in particolare dall’art.18 del decreto legislativo n. 66/2003 e dal vigente CCNL, decorsi i periodi indicati nella tabella, l’esercizio dell’attività di pesca con gli attrezzi: reti a strascico a divergenti, sfogliare rapidi, reti gemelle a  divergenti,  reti  da traino pelagiche a divergenti, reti da traino pelagiche a  coppia  è così disciplinato:

  • a scelta  dell’armatore:
  1. divieto in un altro giorno settimanale, definito dall’armatore e comunicato, anche nel medesimo giorno entro le ore 9,00, all’Autorità marittima dei porti  di  base logistica;

ovvero

  1. effettuato per un ammontare totale non superiore a 72 ore, distribuite in 5 giornate su base settimanale previa comunicazione all’Autorità marittima dei porti di base logistica.

Non è consentito il recupero di eventuali giornate di inattività causate da condizioni meteomarine avverse.

  • Dalla data del 29 luglio 2019 e fino al 31 ottobre 2019 è vietata, nelle acque dei compartimenti marittimi dell’Adriatico, ad eccezione di quelli di Monfalcone e di Trieste, e dello Ionio, la pesca con il sistema strascico e/o volante – comprendenti i seguenti attrezzi: reti a strascico a  divergenti, sfogliare rapidi, reti gemelle a divergenti, reti da traino pelagiche a divergenti, reti da traino pelagiche a coppia – entro una distanza dalla costa inferiore alle 6 miglia ovvero con una  profondità d’acqua inferiore a 60 metri.
  • Dalla data del 29 luglio 2019 e fino al 31 ottobre 2019, in deroga al divieto di cui al precedente paragrafo, le unità iscritte in IV categoria abilitate alla pesca costiera locale entro le sei miglia dalla costa e le unità con lunghezza fuori tutto fino a 15 metri, sono autorizzate a pescare oltre le 4 miglia dalla costa.
  • Modalità di esecuzione

Durante il periodo di interruzione temporanea della pesca è fatto divieto di esercitare l’attività di pesca e le operazioni di sbarco, nelle acque del compartimento in cui si attua la misura, anche alle unità da pesca provenienti da altri compartimenti abilitate ai sistemi di pesca interessati.

Fermo restando quanto sopra previsto, le unità da pesca che operano in aree diverse dai compartimenti di iscrizione, possono effettuare l’interruzione temporanea nel periodo previsto in tali aree, previa comunicazione scritta all’ufficio di iscrizione della nave entro due giorni precedenti l’interruzione ivi prevista e possono svolgere operazioni tecniche nei porti di iscrizione o di base logistica    ottemperando alle disposizioni impartite dell’Autorità marittima per il transito nell’areale in fermo.

In deroga a quanto sopra disposto, è fatta salva la facoltà dei pescherecci che operano, di consuetudine, nel canale di Sicilia di effettuare, presso il porto di Lampedusa,  lo  sbarco  tecnico  per  successivo  trasferimento del prodotto pescato.

Le unità abilitate all’esercizio con altri sistemi  di  pesca, oltre allo strascico, nonché quelle  autorizzate  al pesca-turismo possono optare per la continuazione dell’attività, nel periodo di interruzione obbligatorio, con gli attrezzi da posta, palangari, circuizione e draga idraulica previo sbarco delle attrezzature per lo strascico ovvero apposizione dei sigilli da parte dell’Autorità marittima. A tal fine l’armatore deve darne comunicazione scritta, entro e non oltre il giorno precedente l’inizio dell’interruzione temporanea obbligatoria, al capo del compartimento di iscrizione o all’Autorità marittima dei porti di base logistica.

 Per la normativa completa consultare l’allegato D.M. 30 aprile 2019.

Leggi decreto: Fermo pesca 2019- DMipaaft 30-4-19_

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